L'intervento chirurgico (plesso brachiale dell'adulto)

per poter meglio capire la complessità delle varianti tecniche , ci aiuteremo con una similitudine dall'elettricità: il midollo spinale con la zona d'attacco delle radici è il generatore di corrente, i nervi sono i fili e i muscoli sono la lampadina.

CASO A - quando ci sono avulsioni radicolari multiple siamo nella condizione in cui il generatore è distrutto. Abbiamo fili e lampadina integri ma non sappiamo che farcene. Bisogna trovare dei generatori di corrente anche di poca potenza (come i nervi intercostali o il nervo accessorio o, con ampia discussione e sempre previo consenso del paziente l'utilizzo della radice C7 dell'arto sano) per poter riavere i collegamenti con un minimo di funzionamento. Questa procedura si chiama neurotizzazione extraplessuale. I risultati possono non essere gran cosa, ma sono meglio di niente. L'arto, nella migliore delle ipotesi, può essere prevalentemente di supporto.

 

CASO B - Le radici sono attaccate al midollo ma sono rotte dopo l'uscita. E' come se generatore e lampadina fossero funzionanti ma fossero rotti i fili. Si procede dunque alla riparazione ordinata dei gruppi di fili e il difetto deve essere sostituito con innesti di nervo o neurotizzazione intraplessuale (vedi foto di sin. nel roll-over). I risultati possono essere buoni, anche se la riparazione dei nervi deputati alla funzione fine della mano, per sua natura, ha basse percentuali di recupero.

 

CASO C - Le radici alte sono avulse, ma la mano funziona bene. Alcuni dei generatori sono saltati ma si può "allacciarsi abusivamente" ai generatori residui che, pur facendo più fatica di prima, consentono il passaggio di corrente (by-pass plesso-plessuali). Se la mano funziona bene i risultati possono essere assai soddisfacenti.

 

CASO D- Molto raro, ma possibile, è il caso in cui il nervo sia distrutto assieme alla sua giunzione muscolare. E' come se avessimo rotto l'innesto a vite della lampadina e fossimo costretti ad attorcigliare i fili di rame direttamente sui filamenti di tungsteno nel bulbo (neurotizzazione muscolare diretta).Non è che i risultati siano esaltanti ma, in alcuni casi, si può ottenere una certa reinnervazione.

 

Gli innesti vengono prelevati o dal nervo surale (nella gamba) o da rami sensitivi nel braccio. In entrambi i casi lasciano esiti estetici ma nessuna diminizione funzionale seria nella sede di prelievo. Malgrado alcuni sostenitori entusiasti, i nervi trapiantati da cadavere, purtroppo, ancora non danno risultati confortanti e i nervi autologhi (cioé prelevati dallo stesso soggetto) rimangono la procedura di scelta.